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Il Progetto del nostro porto e l'assemblea del 03-002-04

 
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Autore Messaggio
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MessaggioInviato: Mer Feb 04, 2004 11:22 am    Oggetto: Il Progetto del nostro porto e l'assemblea del 03-002-04 Rispondi citando

lle 17 è stata preannunciata questa assemblea a sorpresa un giro di telefonate e passaparola a più non posso hanno portato una considerevole quantità di portercolesi alla sala congressi, motivo?
Al telefono il mio amico che mi chiamava a intervenire, mi dice:
E' qualcosa che riguarda il nostro porto, sembra che ci sia in giro un progetto
che non tiene in gran considerazione i residenti.
chi ha indetto questa assemblea? di chi è il progetto... non si sa.
L'unico modo per saperlo è andare.Appena arrivato ho fatto fatica persino ad entrare, per via di un capannello di persone si accalcava all'entrata visto che sul vetro della porta era affisso un progetto del nuovo porto di Porto Ercole, nessun timbro, nessuna firma, anonimo nel modo più completo.
Ho scattato qualche foto con la mia piccola digitale, purtroppo la qualità delle immagini è pessima ma si può capire abbastanza bene le specifiche di massima del progetto.
Nei prossimi giorni mi adopererò per rintracciare una copia del progetto da poter scannerizzare e portare sul sito web al posto di queste foto.
Anche in mezzo a tutte quelle persone pian piano si indaga su chi fosse stato il responsabile della chiamata generale, e alla fine si scopre che il consigliere Ferrini si avvicina al microfono, quindi i dubbi almeno su questa cosa si chiariscono subito.
Una cosa mi ha colpito, per quanto io non sia un abituale frequentatore di assemblee di questo tipo o di riunioni civiche di qualche altra motivazione, devo dire che l'affluenza è stata massiccia tanto da riempire quasi completamente la sala, inoltre, anche per opinione di alcuni presenti, sembra che poche sia capitato di vedere un consigliere due assessori e cosi tanti portercolesi nella stessa stanza, chissà perché?
Forse mossi da curiosità morbosa? non credo, piuttosto sono più convinto che l'ennesimo vaneggiamento di qualche società fantasma abbia messo nervosismo ai portercolesi e rinnovata un antica paura già provata in qualche occasione precedente, e cioè quella di vedersi strappare lo spazio portuale riservato ai residenti.
La paura era fondata almeno all'inizio, un giovane portercolese parla per primo mostrando a tutti un progetto che girava fra gli uffici del comune, segue il Consigliere Ferrini e parlandone comincia a venir fuori qualche nome, come ad esempio la società s.p.a. ITALIA NAVIGANDO, che sarebbe la responsabile tecnica di quel progetto, ma ancora non si sa se lo stesso sia stato commissionato oppure semplicemente eseguito e proposto, ma proposto a chi?
Al comune? ovviamente, ma qui la cosa si fa confusa, il demanio come lo conoscevamo non esiste più, eccetto che a Porto Ercole ma per quanto?? non ho ancora capito se questa presenza demaniale è una marmellata con scadenza o un "cugnotto d'acciughe" che se non lo apri dura una vita.
Le concessioni demaniali si pagano, un bollettino di 120 Euro per una barca di poco più di 7 metri l'ho pagato proprio il 29 dello scorso mese e l'ho pagato al comune per via del fatto che la gestione della catenaria comunale per i residenti è gestita dal comune.
Intervengono altre persone chi più o meno agitato o arrabbiato, la sostanza però rimane sempre la stessa chi è questa "Italia Navigando" e perché gira questo progetto?...
Comunque tra tutti gli interventi alcuni di questi mi hanno in fondo tranquillizzato altri invece mi hanno messo un po’ di ansia.
L'assessore Quinzi e l'assessore Trillocco, pur essendo di aree politiche distanti, e pur esprimendosi in modo molto diverso, hanno espresso però un concetto sostanzialmente identico e cioè che in definitiva nessun timbro e nessuna firma su quel progetto non fa che di esso, una semplice idea, una proposta di una azienda che fa questo di mestiere, costruire porti.
Chi vieta a Italia Navigando, di fare un progetto e spedirlo al Comune di Monte Argentario?
..nessuno, però il giornalista Baldasserini mette a conoscenza dell'assembla un episodio di qualche tempo fa e descritto in un articolo di giornale che presto mi farà recapitare, un episodio che parla di uno più funzionari di Italia Navigando "portuali di Porto Ercole" e il sindaco in una riunione a porte chiuse.
A porte chiuse? e perché? e perché il sindaco non ha messo a conoscenza tutti di quell’incontro e semmai anche del suo esito, mi dicono che il sindaco non è obbligato a portare a conoscenza di tutti, tutto quello che fa.
Non sono d’accordo, un sindaco è una persona particolare che oltre a rappresentare la cittadinanza alle varie feste dell’aeronautica si è assunto anche un discreto numero di responsabilità a cui deve fare fede come un giuramento, ne più ne meno che come il semplice carabiniere nel momento in cui si mette la divisa e in questo caso la fascia tricolore, il suo modus operandi quotidiano deve cambiare ed essere indirizzato sempre e comunque nell’interesse della comunità in questo caso di quella portercolese.
La riunione con questi signori era privata?
Erano affari personali?
Forse era una semplice richiesta informale di incontro da parte della stessa azienda?
L’esito di questa riunione era cosi sciocco e trascurabile da non essere nemmeno degno di essere preso in considerazione?
Bene! … se questa riunione fosse avvenuta realmente informare non costa niente e se lo cose fossero cosi, ci facciamo quattro risate e voltiamo pagina, ma a porte chiuse, non piace a nessuno, e poi quando in seguito girano questi infami foglietti allora è ovvio che i pensieri e le vicende ci portano su strade che conducono in una sala congressi a scoprire se per caso un domani dovremmo pagare per andare sul lungomare o rinunciare per sempre ad prendere il gommone per farsi un bagnetto all’isolotto.
Orrendo forse è la definizione più giusta per quel progetto, una spianata di sciocchezze che illustrano un porto che al momento conta circa 1400/1500 posti barca ridotto a circa 700, il che è già di per se stesso una follia, dimezzare la capienza portuale, vorrebbe dire ovviamente dimezzare l’inequivocabile indotto commerciale che portano 1400 imbarcazioni.
Oltre a questo la sezione di porto riservata ai residenti è ridotta a poche unità e destinata a imbarcazione di metraggio direi proibitivo per un babbo di famiglia e per un giovane impiegato o piccolo imprenditore portercolese che vuole solo farsi un bagnetto con sua moglie, ragazza o una bella pescata con gli amici.
Qualche altro intervento si sussegue qualche volta anche urlato, il Consigliere Ferrini comunque sembra turbato e preoccupato dalla vicenda, forse fra tutti Giuseppe Zanoni anche se con voce sommessa ha fatto la proposta più sensata, quella di creare una associazione che sorvegli tutte le attività del porto e che possa con vece più grossa al posto della singola farsi sentire di più dalle istituzioni per una esigenza vera di chiarezza e trasparenza su quello che fanno al di la dello scoglio qualche volta forse a nostra insaputa.
Un altro intervento di una ambientalista è stato illuminante per quel che riguarda un altro aspetto, dopo aver partecipato alla presentazione del mega PRP del porto di Santo Stefano, la signora ha chiesto al sindaco che cosa ne pensasse e quali iniziative sono state prese per quello di Porto Ercole, alla domanda L'avvocato Visconti ha liquidato la signora dicendo che la cosa non lo riguardava più e che se ne stavano occupando altre persone.
La fine dell’assemblea avviene per strada si continuano a fare ipotesi sull’accaduto, ma in ogni caso la sensazione è che non sia una vicenda conclusa stasera, alcuni chiarimenti dovranno arrivare dettagli vari e ipotesi da dimostrare, insomma aspettiamo e vediamo cosa succede, nel frattempo io aspetto la conferma dall’articolo di quel giornale della avvenuta riunione del Sindaco con Italia Navigando e cercherò un copia più decente di quel progetto da pubblicare.
L’ultima cosa che mi ha colpito e che finisce in un appello è che a parte qualche eccezione non ho visto molti giovani a questa assemblea, anche questa volta ho avuto la sensazione che pure in aria di prossime elezioni e di un sindaco dimissionario, i giovani non si interessano delle vicende del paese, o comunque non danno l’impressione di farlo, piuttosto si lanciano in discussioni pseudopolitiche al bancone di un bar vaneggiando sul perché 3 km di strada panoramica non è ancora asfaltata ecc ecc, ma si fermano li, quando escono da quel bar, ognun per se e come si dice “chi s’è visto s’è visto”.
Non va bene ragazzi, ricordatevi che le discussioni e gli scontri di oggi, sono la tessitura di una tela che farà la stoffa di un Porto Ercole di domani, quindi partecipate attivamente alle vicende del paese, iscrivetevi alle associazioni, informatevi sui dettagli, leggete le delibere del comune, arrabbiatevi costruttivamente, e attenti che il domani è vostro e dei vostri figli.

Admin www.portoercole.org


Ho fatto una ricerca per capire chi è Italia Navigando s.p.a. ed ecco qua il risultato:
Durante la ricerca ho scoperta anche che a Gallipoli si sta verificando una situazione simile alla nostra, http://www.anxa.it/5/8.php,
un intervento a Torre del Greco http://ilmattino.caltanet.it/hermes/20040109/CIRC_NORD/37/DOND.htm
http://www.sviluppoitalia.it/
http://www.sviluppoitalia.it/sviluppoitalia/sp/societa_gruppo/home_soc_gruppo?lang=it&siteId=3§ionId=458
Controllata da Sviluppo Italia di cui il Governo è azionista

Mission
Italia Navigando SpA ha lo scopo di promuovere lo sviluppo e l'integrazione delle economie locali attraverso la valorizzazione del territorio.
La situazione della portualità turistica italiana è ancora caratterizzata da una disomogenea distribuzione di posti barca attrezzati lungo le coste del Paese, ovvero da una loro concentrazione limitata principalmente a poche aree del centro - nord. Nelle regioni meridionali si registra un ritardo ancora maggiore ed il rischio di subire irrimediabilmente la concorrenza di altri Paesi del bacino Mediterraneo, come Tunisia, Grecia e Turchia, diviene sempre più concreto.
Sulla base di queste analisi gli obiettivi chiave di Italia Navigando sono quelli di:
aumentarne le capacità di attrazione e di radicamento produttivo
attuare la promozione, l'orientamento ed il coordinamento dello sviluppo territoriale
incrementare la creazione e la promozione di imprenditorialitàconsolidare e qualificare i sistemi locali di piccole e medie imprese
promuovere i servizi reali
sostenere le regioni ed agli enti locali nella realizzazione e nella gestione di progetti integrati di sviluppo nel settore della portualità turistica e del turismo nautico.
Come operiamo
Italia Navigando SpA possiede una specifica competenza nello sviluppo del turismo nautico e nella gestione di porti turistici, tra gli altri progetti la società partecipa alla gestione dei porti di Capri (NA), Portisco (SS), Marina Villa Igiea (PA).
I porti che entrano a far parte della rete hanno diritto al marchio di impresa “capitello con onda” e diventano comproprietari dei diritti di Nautilus, il software gestionale per i porti turistici, già utilizzato da numerose strutture portuali turistiche.
Gli interventi vengono realizzati attraverso specifiche intese con Regioni e Comuni mediante:
Stipula di Convenzioni con gli Enti Locali per la realizzazione degli interventi
Costituzione di società di scopo a livello locale in eventuale partnership con operatori privati ed Enti Locali Territoriali
Acquisizione di partecipazioni in Società di gestioni portuali già operative
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