In effetti
quello che è successo dopo la pubblicazione della storia di Paolo è
stato un crescendo di novità che mi sono tenuto per me fino a che Paola
Tana non ha pubblicato sul Tirreno (qui
l'articolo) un resoconto delle reazioni di chi ha letto quelle pagine
web.
Ho scoperto, che per fortuna esistono molte persone sensibili in modo
particolare al passato, e mi sono arrivate email di sincera ammirazione
per le gesta di quest'uomo che sta dimostrando che alla fine nemmeno la
morte è riuscito a sconfiggere.
Non nascondo che fin dal giorno stesso che sono uscito da casa sua dopo
l'intervista, parlando prima con Lorenzo (il nipote) e poi in seguito con
altri personaggi di vario tipo, anche del mondo intellettuale in genere,
ho sempre immaginato questa storia in versione cinematografica, e
riflettendoci ancora meglio mi sono reso conto che a parte i vari colossal
americani, hanno fatto film di guerra, di vicende inventate o di episodi
rispettabili, ma di certo non mozzafiato come quella vissuta da quei tre
disperati nel 1940.
Fu così che come un tarlo nel cervello cominciai ad immaginare questa
cosa come, non solo possibile, ma auspicabile, e ben consapevole che il
mondo del cinema ha dei meccanismi che sono certamente un po' al di là
della mia conoscenza, questo non ha fermato la mia
"innocente" intraprendenza, per questo motivo ogni tanto (lo
faccio io e lo può fare chiunque) segnalo via email le
pagine di Paolo a questo o quell'indirizzo e ovviamente
non ho disdegnato per prime le case cinematografiche, ma anche persone
vicine al mondo dello spettacolo, e ogni tanto ricevo qualche risposta, il
tutto naturalmente sempre mettendo al corrente di ogni notizia la famiglia
Costagliola.
La palla è stata lanciata e ne lancerò sicuramente ancora delle altre,
vedremo quello che succederà, e come dice Paola Tana non resta che
attendere.
Saluti
Admin
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