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[ursula]

Volevo raccontarvi una storia bella che mi è accadduta oggi.
Questa mattina sul lavoro, ho visto avvicinarsi un gabbiano che cercava qualcosa da mangiare, mi sono chiesta se per caso non aveva qualche problema, visto che ai gabbiani il cibo certo non manca qua al mare! Infatti ho notato che aveva un filo di nailon che gli avvolgeva l'ala e gli impediva di volare, e anche intorno al becco lo avvolgeva impedendogli di mangiare, apriva il becco solamente 1cm, non avrebbe potuto pescare... e intorno alla zampa terminava il filo avvolgendola e stringendo al punto, che nel giro di poco tempo sarebbe andata in cancrena e l'avrebbe persa, se non fosse morto di fame prima, però. Ho preso coraggio e con il mio collega di lavoro sono riuscita a prenderlo , buttandogli addosso una giacca, l'abbiamo portato in una stanza, liberato ,abbiamo aspettato un quarto d'ora, in attesa che si tranquilizzasse. Mi sono procurata un paio di guanti da giardinaggio, mi sono avvicinata a lui, e l'ho nuovamente coperto con la giacca, a questo punto ho avuto bisogno dell'aiuto del mio collega, che teneva fermo il gabbiano mentre io controllavo il becco del gabbiano rimasto fuori. Con le mani un pò tremanti ho con una forbice di media grandezza iniziato a tirare e a sfilare il filo tutto avvolto intorno al becco, circa un metro e mezzo, fino a quando non sono arrivata all'amo, un bell'ametto....., per fortuna non era interno alla bocca, se no, sarebbe stata un impresa quasi impossibile, almeno per me! tolto l'amo, ho rilasciato il gabbiano libero di girare nella stanza e gli ho dato un pezzo di pane per sfamarlo almeno un pò... poi ho ricominciato il lavoro sulla zampa, dove il filo era così stretto che non si riusciva a tagliare, fatto anche questo, felice di vederlo fuori pericolo, ho aperto la porta e lui è uscito, diretto sulla spiaggetta di fronte, è entrato in mare a lavarsi e a pulirsi.... Oggi è una giornata speciale, per me che l'ho salvato ma soppratutto per il gabbiano che ha avuto la vita salvata, sarebbe morto dolorosamente di fame. Ecco la storia che ho voluto raccontarvi, in caso che possa succedervi di imbattervi anche voi, non abbiate paura e fate come ho fatto io, meglio essere in due, però. ciao Ursula da Porto Ercole
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Ursula