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Mulan Principiante


Registrato: 15/03/12 13:10 Messaggi: 36
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Inviato: Sab Apr 07, 2012 10:05 pm Oggetto: Ispanismi nel dialetto portercolese |
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Sono molto interessata alle questioni linguistiche, in particolar modo ai fenomeni di derivazione e prestito. Quando, tempo fa, iniziai a studiare lo spagnolo castigliano per conto mio, mi resi conto a poco a poco delle somiglianze fra alcuni termini ed espressioni di questa lingua con il dialetto portercolese, dovuti, certamente, all’ influsso dei dominatori spagnoli, ma credo anche all’ “importazione” del dialetto napoletano (assai ricco di ispanismi) con il progressivo insediamento nel nostro paese di pescatori meridionali e delle loro famiglie.
Facendo una breve ricerca su internet, ho trovato una interessante pubblicazione di Don Pietro Fanciulli intitolata Reliquie di lingua castigliana nell'odierno dialetto di Porto S. Stefano, (in "ATTI DEL CONVEGNO DI STORIA DELLO STATO DEI PRESIDI IN MAREMMA - Grosseto 22-23 giugno 1979", pubblicato a parte ed ampliato con glossario, Pitigliano, AT LA, 1980).
Qualcuno sa se esiste qualcosa di simile relativo al dialetto di Porto Ercole? Se non esiste nulla, sarebbe davvero interessante farsi carico di un progetto di questo tipo. Per cui, filologi ispanici, fatevi avanti (Medio, te che ne dici?)!
Dimenticavo: sarebbe altrettanto interessante creare (se non esiste ancora, ovviamente) un dizionario etimologico dei termini del dialetto portercolese, così da determinare le varie influenze linguistiche che di certo non si limitano al solo castigliano. _________________ 子曰: "學而不思则罔, 思而不學则殆." 引自論語
Il Maestro disse: "Studiare senza riflettere è vano. Riflettere senza studiare è pericoloso."
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mediocazurro BestWriter


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Inviato: Sab Apr 07, 2012 11:16 pm Oggetto: |
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molto interessante, tempo fa ne avevamo citati alcuni nella discussione su detti portercolesi
mi vengono alla mente questi chi mi impattarono molto
Castellano: Botar
Portercolese: Vottá
Cast. Cacahuetes
Santostefanese: Caccaette
Poi ci sono gli organi genitali credo che tanto il temine usato da noi che quello santostefanese per l'organo femminile derivino da termini spagnoli. _________________ La bella che è addormentata,
lalalà, lalalà, lalalà
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Mulan Principiante


Registrato: 15/03/12 13:10 Messaggi: 36
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Inviato: Dom Apr 08, 2012 3:19 pm Oggetto: |
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Grazie per il contributo Medio
Eccone altri (su alcuni termini non sono molto sicura, però):
Termine portercolese - Derivazione (ipotetica)
*Agguantare – aguantar
*Arravogliare – arrebujar (ma anche composto del latino VOLVERE)
*Arronzare – arronsar (dialetto di Majorca) - roncear
*Assummare – asomarse (o forse dal latino adsum)
*Cascare – cascar
*Chicchera – xícara (spagnolo messicano)
*Guitto – guito (aragonese)
*Intopparsi (nel senso di "incontrarsi per caso", "imbattersi") – atopar (dialetto galiziano)
*Lancia (imbarcazione) – lancha
*Prescia – prisa
Acque piene (nel senso di “alta marea”) – aguas llenas
Citto – chico, chiquito (poi forse contratto in citto)
Imporpato – empapado
Listo - listo
Locco – loco
Montone (nel senso di “mucchio”) – montón
*I termini contrassegnati da asterisco figurano anche nel dialetto napoletano e li ho citati da una tesi di laurea (Ispanismi nel dialetto napoletano, di G. Riccio) che ho trovato su internet.
Se qualcuno ne ritraccia altri, li scriva qui
Per adesso, saluti e Buona Pasqua a tutti! _________________ 子曰: "學而不思则罔, 思而不學则殆." 引自論語
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mediocazurro BestWriter


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Inviato: Dom Apr 08, 2012 4:06 pm Oggetto: |
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Secondo me deriva dalla forma spagnola, anche il modo che abbiamo di coniugare i verbi, soprattutto al passato remoto: andommo, mangiommo etc... fuimos, comimos. _________________ La bella che è addormentata,
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mediocazurro BestWriter


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Inviato: Dom Apr 08, 2012 4:08 pm Oggetto: |
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per quanto riguarda i genitali, cercate
Picha (si pronuncia Piccia) e Coño o coña (si pronuncia Cogno o Cogna)  _________________ La bella che è addormentata,
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mediocazurro BestWriter


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Inviato: Dom Apr 08, 2012 4:12 pm Oggetto: |
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Mi piacerebbe anche conoscere l'origine del nome di Via della Costa.
Costa in spagnolo é salita/discesa (costa arriba/costa abajo). _________________ La bella che è addormentata,
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mediocazurro BestWriter


Registrato: 18/01/07 01:42 Messaggi: 1310
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Inviato: Mer Apr 11, 2012 5:57 pm Oggetto: |
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Mi segnala un amico cugino che lurka questo forum che alcune delleparole segnalate da Mulan, tra quelle che aveva segnalato con l'asterisco in realta sono parole italiane
Dal dizionario dell'enciclopedia Tre Cani:
Codice: | agguantare v. tr. [der. di guanto, quasi «afferrare con guanti di ferro»]. – 1. Afferrare, acchiappare con forza: a. uno per un braccio, per il collo; il ladro fu subito agguantato dalla polizia; ora l’agguanto io!; intr. pron., afferrarsi e sostenersi fortemente: s’agguantò all’albero e non si lasciò tirar via. Nell’uso fam., anche colpire giusto: se l’agguantava con quella sassata, gli spaccava la testa. 2. In marina, cessare di filare o di alare un cavo, mantenendolo però in forza.
cascare v. intr. [lat. *casicare, der. di cad#277;re «cadere»] (io casco, tu caschi, ecc.; aus. essere). – Lo stesso che cadere, ma più familiare e più espressivo, e perciò usato spec. in alcune locuz. e modi fig. o proverbiali: c. dal sonno, non tenersi ritto dal sonno; c. (o c. morto) dalla fame, essere molto affamato; far c. le braccia, sconfortare, far prendere dalla sfiducia, dalla disperazione: la sua risposta mi fece cascare le braccia; è così zuccone che fa cascar le braccia
guitto agg. e s. m. (f. -a) [forse dall’oland. guit «briccone, furfante»]. – 1. agg. a. Meschino, che vive miseramente, ma più per sordidezza e trascuratezza che per vera povertà; anche sostantivato: vivere, o fare una vita, da guitto. b. tosc. Gretto nell’animo, avaro. 2. s. m. a. Campagnolo abruzzese o marchigiano che andava a lavorare nell’Agro Romano o nella Maremma. b. Attore di infimo ordine, che recita in piccole compagnie girovaghe nei centri più piccoli, conducendo esistenza misera
lància2 s. f. [per metafora dalla voce prec., con allusione alla forma acuta della prora e alla velocità] (pl. -ce). – Imbarcazione a remi, di forme affilate e di varia grandezza, armata da otto a sedici vogatori e con possibilità di alzare una vela latina o a tarchia su un alberetto smontabile; in dotazione, in passato, alle navi per i servizî di bordo, è ancora in uso per alcuni tipi di pesca e per l’addestramento alla voga (il tipo più moderno a motore, con lo scafo talvolta parzialmente pontato, è detto motolancia). L. da diporto, in passato, imbarcazione a remi simile a quella delle navi ma con la poppa generalmente quadra; lance di salvataggio, robuste e capienti imbarcazioni a motore generalmente insommergibili, in dotazione alle navi passeggeri e da carico per l’evacuazione del personale nel caso sia compromessa la galleggiabilità e la stabilità della nave. #9670; Accr. lancióne m. (v. lancione2). |
Invece credo che effettivamente Arronzare derivi dallo spagnolo:
arronzar.
1. tr. Mar. ronzar (‖ algo pesado).
2. intr. Mar. Caer el buque demasiado a sotavento.
e in particolare nel dialetto di localitá marinare viene ad assumere lo stesso significato che da noi....
Citazione: | A la acción de arrastrar algo se le dice en nuestro dialecto Arronzar, tal vez el hecho de ser la ciudad un importante puerto marino ha tomado palabras que provienen del entorno náutico como esta, cuyo significado es caer un buque demasiado a sotavento. También se utiliza para expresar el arrebatamiento de manera brusca de algo o como expresión de que se está llevando todo. En el primer de los casos un ejemplo es “Estáis arronzando la mesa” y en el segundo: “Estáis arronzando con todo”. |
_________________ La bella che è addormentata,
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Mulan Principiante


Registrato: 15/03/12 13:10 Messaggi: 36
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Inviato: Mer Apr 11, 2012 10:09 pm Oggetto: |
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Grazie!
Comunque,
Dalla tesi di laurea sopraccitata (p.26):
Agguantare
agguantare vb.tr. e ass. 'sopportare, tollerare, sostenere, soffrire, aver
pazienza' (ante 1632, Basile, D'Ambra; de Ritis I 1845; Rocco 1891),
agguantà (Altamura 1968; D'Ascoli 1972).
< Sp. aguantar 'id.' (Rocco 1891; Altamura 1968; D'Ascoli
1972), XVII sec., Oudin, DCECH s.v. guante. Cfr. DEI I 88
s.v. agguantare).
In questo significato la v. è esclusiva dei dialetti.*; l'it.
agguantare 'afferrare con forza, prendere' è comp. parasintetico
di guanto (DELI).
*Chissà se vale anche per il nostro dialetto?
E ancora,
Guitto
guitto agg. e m. 'furfante, birbone, uomo disprezzevole, abietto, vile' (1674,
Lombardi, D'Ambra; Galiani 1789; De Ritis II 1851; Andreoli 1887;
Altamura 1972).
< Sp. guito (DELI) (1652, nell'arag. Juan F. Ustaroz, DCECH)
agg. 'indocile, ombroso (di bestia da soma); falso (in arag.)'
(Carbonell 1987; Moliner 1989).
Lancia
lanza f. 'barca lunga e stretta, feluca' (D'Ambra 1873; Andreoli 1887;
Altamura 1968).
< Sp. lancha (Altamura 1968) (1587, in una lettera di un
ammiraglio dell'Armada Invencible, DCECH s.v. lancha)
'id.' (Carbonell 1987; Moliner 1989), dal port. lancha a sua
volta dal malese láncar 'rapido, agile' (DCECH).
Per quanto riguarda "cascare", mi scuso proprio, perché in dialetto napoletano viene usato nel senso (appunto derivante dallo spagnolo "cascar") di "rompere, fracassare". Penso che qui c'entri anche il francese "casser". Ma siccome in portercolese ha lo stesso significato di "cadere", non ci interessa!
Ad ogni modo, non significa nulla il fatto che una parola possa essere presente anche in italiano. Quello che è rilevante è l'etimo e soprattutto l'uso contestuale. Smile _________________ 子曰: "學而不思则罔, 思而不學则殆." 引自論語
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marton Principiante

Registrato: 02/04/10 15:01 Messaggi: 27
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Inviato: Ven Apr 20, 2012 1:13 pm Oggetto: |
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interessante come post,
vorrei aggiungere anche pila,inteso come lavandino,che so che anche in spagnolo si dice uguale...
cmq cercare termini solo portoercolesi mi sembra un po esagerato,tanto apparte due o tre termini di qui a gr usiamo gli stessi..
che citto è di orgine spagnola lo conferma anche il fatto che al nord(dove anche gli spagnoli sono stati)si dice cit. |
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Tex Willer SuperWriter


Registrato: 12/08/06 15:48 Messaggi: 2845 Residenza: sarrocco
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Inviato: Ven Apr 20, 2012 4:24 pm Oggetto: |
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marton ha scritto: | interessante come post,
vorrei aggiungere anche pila,inteso come lavandino,che so che anche in spagnolo si dice uguale...
cmq cercare termini solo portoercolesi mi sembra un po esagerato,tanto apparte due o tre termini di qui a gr usiamo gli stessi..
che citto è di orgine spagnola lo conferma anche il fatto che al nord(dove anche gli spagnoli sono stati)si dice cit. |
Cit si dice anche in Piemonte,io sapevo che citto è di origine senese!! _________________ MEGLIO N'VIDIATI,CHE COMPATITI
PER OGNI DUBBIO C'E' UNA PORTA CHIUSA,MA OGNI PORTA HA LE SUE CHIAVI!!!!!
ARMADA INVINCIBLE DELL'ACQUADOLCE VINCITORI DELLA CACCIA AL TESORO 2008 E 2014!!!!
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Mulan Principiante


Registrato: 15/03/12 13:10 Messaggi: 36
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Inviato: Ven Apr 20, 2012 6:31 pm Oggetto: |
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A parte il fatto che in cima alla lista di parole da me redatta ho scritto derivazione "ipotetica"...
Che "citto" possa derivare dallo spagnolo è molto ma molto probabile. Ho trovato un'altra tesi di laurea che propone uno studio filologico approfondito (completo di grammatica!) del dialetto...udite udite... di Roccella Ionica! Ebbene, alla voce "l'influenza spagnola", vi è anche la parola "zita", comune a molti dialetti del meridione, che viene fatta derivare neanche da "chica", ma da "cita", che in castigliano significa "appuntamento". Per chi non lo sapesse, "zita" (e zito) nei dialetti meridionali significa "fidanzata".
Ora, "zito/a" (da cui deriva il termine "zitello/a"), secondo un dizionario etimologico, sarebbe il corrispettivo di "citto/a", usato sia nell'accezione di "fidanzato/a" che in senso più generico di "bambino/a", "ragazzo/a".
Che poi, a Porto Ercole, la parola "citto" ci sia arrivata tramite l'influsso Senese (può essere, visto che a Siena e provincia è in uso), e non direttamente dallo spagnolo è un altro discorso. Può essere però che a monte ci sia un influsso spagnolo. _________________ 子曰: "學而不思则罔, 思而不學则殆." 引自論語
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Mulan Principiante


Registrato: 15/03/12 13:10 Messaggi: 36
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Inviato: Ven Apr 20, 2012 7:11 pm Oggetto: |
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marton ha scritto: | interessante come post,
vorrei aggiungere anche pila,inteso come lavandino,che so che anche in spagnolo si dice uguale... |
Grazie per il contributo!
Citazione: | cmq cercare termini solo portoercolesi mi sembra un po esagerato,tanto apparte due o tre termini di qui a gr usiamo gli stessi.. |
Se è stato effettuato uno studio filologico completo di grammatica, lessico, ed evoluzione fonetica del dialetto di un piccolo comune della Calabria i cui abitanti sono poco più del doppio dei portercolesi, beh, penso che una cosa del genere sia possibile anche per il dialetto portercolese. Poi è logico che siccome Porto Ercole, come pure la succitata Roccella Ionica, non è un'isola linguistica (insomma...siamo quasi un'isola dal punto di vista geografico), non ci siano differenze esorbitanti con la parlata delle zone limitrofe. Ma questo non significa nulla. Se la parlata di Roccella Ionica è stata inserita nell'ambito dei dialetti della Calabria meridionale con i quali condividerà di certo molti aspetti, Porto Ercole può essere inserito nel quadro dei dialetti sud-toscani o, ancora meglio, nell'ambito dei dialetti dell'ex stato dei Presidi Spagnoli, senza togliere nulla alla sua (magari piccola) specificità.
Lo studio di Don Pietro sugli ispanismi nel dialetto santostefanese c'è. Ergo, penso si possa fare la stessa cosa anche per Porto Ercole.
Saluti e alla prossima! _________________ 子曰: "學而不思则罔, 思而不學则殆." 引自論語
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Mulan Principiante


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Inviato: Dom Apr 22, 2012 3:20 pm Oggetto: |
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@ Tex (purtroppo il pc mi impedisce di quotare!)
Sul piemontese:
La lingua piemontese è di origine neolatina, ovvero romanza, formata dal latino che si è innestato sull'idioma celto-ligure nel momento dell'occupazione del Piemonte da parte dei Romani, con successivi apporti di vocaboli dall'italiano, dal francese, dal franco-provenzale, dagli idiomi occitani, germanici ed in minima parte dallo spagnolo.
(Da Wikipedia. NB Il grassetto è mio).
Su citto (variante di zito) che sarebbe senese: gli spagnoli sono stati pure a Siena, quando era Repubblica.
Piuttosto, mi è venuto un dubbio riguardo ad una parola che ho sentito solo a Porto Ercole. La parola in questione è "marafeo". Non potrebbe essere una contrazione di marrano (che esiste anche in italiano, ma deriva dallo spagnolo perché marrano era il termine con cui in Spagna venivano chiamati gli ebrei sefarditi obbligati a convertirsi al cristianesimo) più feo (in sp. brutto)???
Ho fatto una ricerca su internet ma non sono riuscita a trovare niente di illuminante a riguardo...  _________________ 子曰: "學而不思则罔, 思而不學则殆." 引自論語
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mediocazurro BestWriter


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Inviato: Lun Apr 23, 2012 5:06 am Oggetto: |
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Marafeo> Marrano+feo mi convince. peró potrebbe anche derivare da
morro+feo che potrebbe dire brutto muso
http://es.wikipedia.org/wiki/Morro
Cardaroderiva quasi sicuramente da Caldero
http://es.wikipedia.org/wiki/Caldero
e la caldereta de pescado che si cuoce nel caldero é un piatto molto simile. _________________ La bella che è addormentata,
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Mulan Principiante


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Inviato: Lun Apr 23, 2012 8:35 pm Oggetto: |
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Grazie!!  _________________ 子曰: "學而不思则罔, 思而不學则殆." 引自論語
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