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		ARIEL GoodWriter
  
  
  Registrato: 27/06/07 18:13 Messaggi: 513 Residenza: DI LA' DALLE GROTTE
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				 Inviato: Dom Ott 26, 2008 8:57 pm    Oggetto: Studenti in piazza....... | 
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				Migliaia di studenti in oltre cento piazze italiane protestano contro la riforma della scuola del ministro dell’istruzione Mariastella Gelmini, che prevede l’introduzione del maestro unico, la reintroduzione del voto in condotta... 
 
Che ne pensate? _________________ Bada di non perdere la sostanza quando cerchi di afferrare l'ombra.  (Esopo) | 
			 
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		mediocazurro BestWriter
  
  
  Registrato: 18/01/07 01:42 Messaggi: 1310
 
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				 Inviato: Dom Ott 26, 2008 9:25 pm    Oggetto:  | 
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				Per quello che ho capito la protesta non é per il voto in condotta o il maestro unico, perché sennó  non si spiegherebbe la protesta degli universitari. 
 
 
Credo che la protesta abbia radici piú profonde e credo che principalmente sia dovuta alla possibilitá di trasformare le universitá pubbliche in fondazioni.
 
 
in questo link, si spiega questo 
 
 
http://bellisharon.wordpress.com/2008/10/25/il-perche-no-al-decreto-gelmini-degli-studenti/
 
 
Poi é normale che i giornalisti con poca voglia di approfondire e tanta di finire in prima pagina mettono l'accento sul 7 in condotta o il maestro unico.
 
 
Di tutto ció la cosa che preoccupa é il richiamo ai manganelli del premier e la confessione di Kossiga (e si avevano ragione a scriverlo con la K) sull'uso di agenti provocatori nelle manifestazioni per giustificare poi i pestaggi. 
 
 
http://rassegna.governo.it/rs_pdf/pdf/JMS/JMSRA.pdf
 
 
La cosa grave comunque é che a parte qualche grillo parlante nessuno si é scandalizzato di queste affermazioni, ma vabbé non c'é fine al peggio.
 
 
PS. comunque siamo mooolto OT su Porto Ercole General. _________________ La bella che è addormentata,
 
lalalà, lalalà, lalalà
 
ha un nome che fa paura
 
libertà libertà libertà
 
 
Riappropriamoci delle parole che vogliono rubarci. | 
			 
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		Caio BestWriter
  
  
  Registrato: 05/08/07 13:46 Messaggi: 1889 Residenza: Porto Ercole
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				 Inviato: Dom Ott 26, 2008 11:37 pm    Oggetto:  | 
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				Scusate la lunghezza di questo post, ma qua si spiega un pò su questa nuova legge.
 
 
Queste sono analisi riguardanti solo la parte dell'università.
 
Qualcosa che ci riguarda più da vicino, nel nostro piccolo, potrebbe essere la chiusura dell'Ipsia Marittimo di S.Stefano. 
 
Perchè la legge prevede anche la chiusura di scuole che non raggiungono un numero minimo di iscritti che la riforma prevede per mantenere aperta una scuola? E nella provincia di Grosseto rischiano di chiudere ben 40 scuole.
 
 
CONOSCERE LA LEGGE 133/2008 
 
 
PER DIFENDERE L’UNIVERSITA’ PUBBLICA
 
 
Spero che tutti abbiano il tempo e la pazienza di leggere quanto riportato sotto, e trovino la spinta per informarsi ed informare quanta più gente 
 
possibile intorno a sè, perché si tratta di salvare l’università, una cultura di qualità per tutti coloro che desiderano riceverla.
 
 
E riguarda soprattutto il futuro dei vostri figli.
 
 
Più che una legge, è un enorme calderone all’interno del quale è stato gettato di tutto, ogni argomento con una qualche valenza di tipo economico.
 
 
Il testo della legge potete trovarla a questo indirizzo 
 
http://web.camera.it/parlam/leggi/08133l.htm , pubblicata sul sito web della Camera dei Deputati del Parlamento Italiano.
 
 
Basti pensare che questa legge ha chiamato in causa le seguenti commissioni
 
 
-->Commissione V BILANCIO E TESORO e VI FINANZE
 
 
-->COMITATO PER LA LEGISLAZIONE
 
 
-->Commissione I AFFARI COSTITUZIONALI
 
 
-->Commissione II GIUSTIZIA
 
 
-->Commissione III AFFARI ESTERI
 
 
-->Commissione IV DIFESA
 
 
-->Commissione VII CULTURA
 
 
-->Commissione VIII AMBIENTE
 
 
-->Commissione IX TRASPORTI
 
 
-->Commissione X ATTIVITA’ PRODUTTIVE
 
 
-->Commissione XI LAVORO
 
 
-->Commissione XII AFFARI SOCIALI
 
 
-->Commissione XIII AGRICOLTURA
 
 
-->Commissione XIV POLITICHE UNIONE EUROPEA
 
 
-->COMMISSIONE PARLAMENTARE PER LE QUESTIONI REGIONALI
 
 
 L’iter parlamentare di questa maxi legge ha avuto inizio con la prima lettura alla Camera dei Deputati il 2 LUGLIO, per concludersi con l’approvazione il 6 AGOSTO 2008, e passare al Senato. 
 
Un mese di discussione, due o tre giorni per settimana, nel completo silenzio dei media nel periodo di minima attenzione dell’opinione 
 
pubblica, in vacanza, ferie…
 
 
Arriviamo a discutere cosa questa legge decreta al riguardo dell’università pubblica.
 
 
TAGLIO DELLE RISORSE ECONOMICHE DESTINATE ALL’UNIVERSITA’PUBBLICA
 
 
E’ stata decisa da questa legge il taglio dei fondi destinati all’università pubblica (FFO - fondo per il finanziamento ordinario delle università) nella seguente maniera.
 
 
Riduzione di:
 
-->63.5 milioni di euro per l’anno 2009
 
-->190 milioni di euro per l’anno 2010
 
-->316 milioni di euro per l’anno 2011
 
-->417 milioni di euro per l’anno 2012
 
-->455 milioni di euro a decorrere dell’anno 2013
 
 
per un totale di 1441.5 milioni di euro almeno fino al 2013.
 
 
 TRASFORMAZIONE DELLE UNIVERSITA’ PUBBLICHE IN “FONDAZIONI DI DIRITTO PRIVATO”
 
 
Per sopperire all’improvviso ammanco dei finanziamenti pubblici, lo stato consente alle università di trasformarsi in fondazioni di diritto privato..
 
 
Questo passo sancirebbe la morte di un’istruzione pubblica per tutti, consentendo alle fondazioni universitarie di decidere l’entità delle tasse per gli studenti, ed andando a ledere il fondamentale diritto allo studio univesitario, tutelato dalla Costituzione Italiana attraverso l’articolo 33, che recita:
 
 
Art. 33.
 
L'arte e la scienza sono libere e libero ne è l'insegnamento.
 
La Repubblica detta le norme generali sull'istruzione ed istituisce scuole statali per tutti gli ordini e gradi.
 
 
 Attualmente la legge difatti sancisce che nell’anno solare, il gettito delle tasse degli studenti non deve superare il 20% dell’importo del finanziamento ordinario dello Stato (FFO), cosa che di fatto pone un tetto massimo alle tasse che si possono far pagare ad uno studente.
 
 
Con il passaggio a fondazione l’università potrà (e vista la mancanza di fondi, dovrà) chiedere qualunque cifra agli studenti, senza dover rispondere a nessun tetto prefissato.
 
 
Una retta universitaria da 10000 euro potrebbe essere uno standard per il prossimo anno accademico.
 
 
Raggiungeremmo uno standard tipo college americano, dove o si vince una borsa di studio per meriti sportivi, o si è abbastanza ricchi da poter far fronte ad una richiesta economica di tale portata. 
 
Con l'entrata in vigore della legge 133/2008 si è andati a ledere questo principio costituzionali, garantendo il diritto allo studio ed ad una formazione di qualità solamente a chi può far affidamento su una grande capacità economica, andando a ledere il principio costituzionale di eguaglianza e pari dignità tra i cittadini decretata dall’articolo 3.
 
 
Art. 3.
 
Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali 
 
davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di 
 
religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.
 
 
È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese.
 
 
Al contempo assisteremo alla definitiva violazione dell’articolo 9, che recita
 
 
Art. 9.
 
La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica 
 
e tecnica […]
 
 
vista la sostanziale impossibilità delle università di mantenere una gestione pubblica a seguito dei tagli economici e di personale docente, di ricerca e tecnico – amministrativo subiti.
 
 
Oltre a questo vi sono implicazioni riguardanti i poteri economici.
 
 
Le università potranno “trovarsi uno sponsor” che li finanzi. Inutile dire gli effetti devastanti che avrebbe un controllo economico di questo tipo sulla ricerca in tutti i vari settori universitari.
 
 
La ricerca verrebbe condotta secondo le direttive impartite dalle società 
 
finanziatrici, in base alla redditività a livello economico!
 
 
TURN OVER (articolo 66)
 
La stessa legge ha imposto una drastica riduzione del personale universitario alle facoltà stesse, che si trovano costrette improvvisamente a mandare obbligatoriamente in pensione chi ha maturato i requisiti necessari, o altrimenti licenziare parte del proprio organico.
 
 
Logica vorrebbe una sostituzione nelle posizioni didattiche per mantenere l’offerta d’insegnamento.
 
 
La legge 133 impone invece un turn over bloccato al 20%, ovvero un nuovo assunto ogni cinque pensionamenti o licenziamenti.
 
 
Come pensiamo di mantenere una didattica di buon livello in questa maniera?
 
 
Riassumendo:
 
-->Le facoltà devono ridurre gli organici entro i termini imposti dalla 
 
legge, licenziando o pensionando forzatamente
 
-->Si può procedere all’assunzione ogni 5 pensionamenti e/o licenziamenti
 
 
Matematicamente qualcosa non torna. Si rinuncia a personale docente, chiedendo ai ricercatori di mantenere il ruolo di insegnanti, mantenendo la stessa retribuzione e lavorando fuori dai compiti stabiliti dal loro contratto (che prevede 60 ore di ricerca, e nessun obbligo all’insegnamento).
 
 
 
Con questa situazione, l’unica soluzione sarebbe sopprimere corsi d’insegnamento, fino a giungere addirittura alla cancellazione dei corsi di laurea meno frequentati o considerati di minor interesse.
 
 
In questo rapido excursus informativo sono stati citati solamente i problemi più grossi a cui questa legge condurrebbe, ma basta leggere con attenzione il testo della legge, o informarsi con chi già lo ha fatto prima di noi perché vi si dischiudano gli abissi entro cui verrà gettata l’università se tutto questo viene approvato in parlamento.
 
 
L’università da pubblica diventerebbe un privilegio per i pochi che potrebbero permettersi rette universitarie altissime, mentre il livello qualitativo dell’insegnamento pubblico crollerebbe a picco per la mancanza di docenti e la soppressione di esami, nonché probabilmente anche di corsi di laurea meno frequentati o considerati “di minore rilievo”.
 
 
Si sta cercando di distruggere la nostra cultura ed obbligando le università a svendersi a privati per sopravvivere, senza poi garantire un livello di istruzione accettabile.
 
 
 
 
Legge 133/2008 in tema di università
 
 
Vengono riportati di seguito gli estratti della legge riguardanti le manovre che hanno come oggetto l'università pubblica.
 
E' possibile visionare il testo integrale visitando la pagina della Legge 
 
133/2008 presente sul sito web della Camera dei Deputati
 
____________________________________________________
 
Legge 6 agosto 
 
2008, n. 133
 
 
"Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-
 
legge 25 giugno 2008, n. 112, recante disposizioni urgenti per lo 
 
sviluppo economico, la semplificazione, la competitività, la 
 
stabilizzazione della finanza pubblica e la perequazione tributaria" 
 
pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 195 del 21 agosto 2008 - Suppl. 
 
Ordinario n. 196
 
 
[...]
 
 
Art. 16.
 
 
Facoltà di trasformazione in 
 
fondazioni delle università
 
 
1. In attuazione dell'articolo 33 della 
 
Costituzione, nel rispetto delle leggi vigenti e dell'autonomia 
 
didattica, scientifica, organizzativa e finanziaria, le Università 
 
pubbliche possono deliberare la propria trasformazione in fondazioni di 
 
diritto privato. La delibera di trasformazione e' adottata dal Senato 
 
accademico a maggioranza assoluta ed e' approvata con decreto del 
 
Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca, di concerto 
 
con il Ministro dell'economia e delle finanze. La trasformazione opera 
 
a decorrere dal 1° gennaio dell'anno successivo a quello di adozione 
 
della delibera.
 
 
2. Le fondazioni universitarie subentrano in tutti i 
 
rapporti attivi e passivi e nella titolarità del patrimonio 
 
dell'Università. Al fondo di dotazione delle fondazioni universitarie 
 
e' trasferita, con decreto dell'Agenzia del demanio, la proprietà dei 
 
beni immobili già in uso alle Università trasformate.
 
 
3. Gli atti di 
 
trasformazione e di trasferimento degli immobili e tutte le operazioni 
 
ad essi connesse sono esenti da imposte e tasse.
 
 
4. Le fondazioni 
 
universitarie sono enti non commerciali e perseguono i propri scopi 
 
secondo le modalità consentite dalla loro natura giuridica e operano 
 
nel rispetto dei principi di economicità della gestione. Non e' ammessa 
 
in ogni caso la distribuzione di utili, in qualsiasi forma. Eventuali 
 
proventi, rendite o altri utili derivanti dallo svolgimento delle 
 
attività previste dagli statuti delle fondazioni universitarie sono 
 
destinati interamente al perseguimento degli scopi delle medesime.
 
 
5. 
 
I trasferimenti a titolo di contributo o di liberalità a favore delle 
 
fondazioni universitarie sono esenti da tasse e imposte indirette e da 
 
diritti dovuti a qualunque altro titolo e sono interamente deducibili 
 
dal reddito del soggetto erogante. Gli onorari notarili relativi agli 
 
atti di donazione a favore delle fondazioni universitarie sono ridotti 
 
del 90 per cento.
 
 
6. Contestualmente alla delibera di trasformazione 
 
vengono adottati lo statuto e i regolamenti di amministrazione e di 
 
contabilità delle fondazioni universitarie, i quali devono essere 
 
approvati con decreto del Ministro dell'istruzione, dell'università e 
 
della ricerca, di concerto con il Ministro dell'economia e delle 
 
finanze. Lo statuto può prevedere l'ingresso nella fondazione 
 
universitaria di nuovi soggetti, pubblici o privati.
 
 
7. Le fondazioni 
 
universitarie adottano un regolamento di Ateneo per l'amministrazione, 
 
la finanza e la contabilità, anche in deroga alle norme 
 
dell'ordinamento contabile dello Stato e degli enti pubblici, fermo 
 
restando il rispetto dei vincoli derivanti dall'ordinamento 
 
comunitario.
 
 
8. Le fondazioni universitarie hanno autonomia 
 
gestionale, organizzativa e contabile, nel rispetto dei principi 
 
stabiliti dal presente articolo.
 
 
9. La gestione economico-finanziaria 
 
delle fondazioni universitarie assicura l'equilibrio di bilancio. Il 
 
bilancio viene redatto con periodicità annuale. Resta fermo il sistema 
 
di finanziamento pubblico; a tal fine, costituisce elemento di 
 
valutazione, a fini perequativi, l'entità dei finanziamenti privati di 
 
ciascuna fondazione.
 
 
10. La vigilanza sulle fondazioni universitarie 
 
e' esercitata dal Ministro dell'istruzione, dell'università e della 
 
ricerca di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze. Nei 
 
collegi dei sindaci delle fondazioni universitarie e' assicurata la 
 
presenza dei rappresentanti delle Amministrazioni vigilanti.
 
 
11. La 
 
Corte dei conti esercita il controllo sulle fondazioni universitarie 
 
secondo le modalità previste dalla legge 21 marzo 1958, n. 259 e 
 
riferisce annualmente al Parlamento.
 
 
12. In caso di gravi violazioni 
 
di legge afferenti alla corretta gestione della fondazione 
 
universitaria da parte degli organi di amministrazione o di 
 
rappresentanza, il Ministro dell'istruzione, dell'università e della 
 
ricerca nomina un Commissario straordinario, senza nuovi o maggiori 
 
oneri a carico della finanza pubblica, con il compito di salvaguardare 
 
la corretta gestione dell'ente ed entro sei mesi da tale nomina procede 
 
alla nomina dei nuovi amministratori dell'ente medesimo, secondo quanto 
 
previsto dallo statuto.
 
 
13. Fino alla stipulazione del primo contratto 
 
collettivo di lavoro, al personale amministrativo delle fondazioni 
 
universitarie si applica il trattamento economico e giuridico vigente 
 
alla data di entrata in vigore del presente decreto.
 
 
14. Alle 
 
fondazioni universitarie continuano ad applicarsi tutte le disposizioni 
 
vigenti per le Università statali in quanto compatibili con il presente 
 
articolo e con la natura privatistica delle fondazioni medesime.
 
 
[...]
 
 
 
Art. 66.
 
 
Turn over
 
 
1. Le amministrazioni di cui al presente articolo 
 
provvedono, entro il 31 dicembre 2008 a rideterminare la programmazione 
 
triennale del fabbisogno di personale in relazione alle misure di 
 
razionalizzazione, di riduzione delle dotazioni organiche e di 
 
contenimento delle assunzioni previste dal presente decreto.
 
 
2. 
 
All'articolo 1, comma 523, della legge 27 dicembre 2006, n. 296 le 
 
parole «per gli anni 2008 e 2009» sono sostituite dalle parole «per 
 
l'anno 2008» e le parole «per ciascun anno» sono sostituite dalle 
 
parole «per il medesimo anno».
 
 
3. Per l'anno 2009 le amministrazioni 
 
di cui all'articolo 1, comma 523, della legge 27 dicembre 2006, n. 296 
 
possono procedere, previo effettivo svolgimento delle procedure di 
 
mobilità, ad assunzioni di personale a tempo indeterminato nel limite 
 
di un contingente di personale complessivamente corrispondente ad una 
 
spesa pari al 10 per cento di quella relativa alle cessazioni avvenute 
 
nell'anno precedente. In ogni caso il numero delle unità di personale 
 
da assumere non può eccedere, per ciascuna amministrazione, il 10 per 
 
cento delle unità cessate nell'anno precedente.
 
 
4. All'articolo 1, 
 
comma 526, della legge 27 dicembre 2006, n. 296 le parole «per gli anni 
 
2008 e 2009» sono sostituite dalle seguenti: «per l'anno 2008».
 
 
5. Per 
 
l'anno 2009 le amministrazioni di cui all'articolo 1, comma 526, della 
 
legge 27 dicembre 2006, n. 296 possono procedere alla stabilizzazione 
 
di personale in possesso dei requisiti ivi richiamati nel limite di un 
 
contingente di personale complessivamente corrispondente ad una spesa 
 
pari al 10 per cento di quella relativa alle cessazioni avvenute 
 
nell'anno precedente. In ogni caso il numero delle unità di personale 
 
da stabilizzare non può eccedere, per ciascuna amministrazione, il 10 
 
per cento delle unità cessate nell'anno precedente.
 
 
6. L'articolo 1, 
 
comma 527, della legge 27 dicembre 2006, n. 296 e' sostituito dal 
 
seguente: «Per l'anno 2008 le amministrazioni di cui al comma 523 
 
possono procedere ad ulteriori assunzioni di personale a tempo 
 
indeterminato, previo effettivo svolgimento delle procedure di 
 
mobilità, nel limite di un contingente complessivo di personale 
 
corrispondente ad una spesa annua lorda pari a 75 milioni di euro a 
 
regime. A tal fine e' istituito un apposito fondo nello stato di 
 
previsione del Ministero dell'economia e delle finanze pari a 25 
 
milioni di euro per l'anno 2008 ed a 75 milioni di euro a decorrere 
 
dall'anno 2009. Le autorizzazioni ad assumere sono concesse secondo le 
 
modalità di cui all'articolo 39, comma 3-ter della legge 27 dicembre 
 
1997, n. 449, e successive modificazioni.».
 
 
7. Il comma 102 
 
dell'articolo 3 della legge 24 dicembre 2007, n. 244, e' sostituito dal 
 
seguente: «Per gli anni 2010 e 2011, le amministrazioni di cui 
 
all'articolo 1, comma 523 della legge 27 dicembre 2006, n. 296, possono 
 
procedere, per ciascun anno, previo effettivo svolgimento delle 
 
procedure di mobilità, ad assunzioni di personale a tempo indeterminato 
 
nel limite di un contingente di personale complessivamente 
 
corrispondente ad una spesa pari al 20 per cento di quella relativa al 
 
personale cessato nell'anno precedente. In ogni caso il numero delle 
 
unità di personale da assumere non può eccedere, per ciascun anno, il 
 
20 per cento delle unità cessate nell'anno precedente.
 
 
8. Sono 
 
abrogati i commi 103 e 104 dell'articolo 3, della legge 24 dicembre 
 
2007, n. 244.
 
 
9. Per l'anno 2012, le amministrazioni di cui 
 
all'articolo 1, comma 523 della legge 27 dicembre 2006, n. 296, possono 
 
procedere, previo effettivo svolgimento delle procedure di mobilità, ad 
 
assunzioni di personale a tempo indeterminato nel limite di un 
 
contingente di personale complessivamente corrispondente ad una spesa 
 
pari al 50 per cento di quella relativa al personale cessato nell'anno 
 
precedente. In ogni caso il numero delle unità di personale da assumere 
 
non può eccedere il 50 per cento delle unità cessate nell'anno 
 
precedente.
 
 
10. Le assunzioni di cui ai commi 3, 5, 7 e 9 sono 
 
autorizzate secondo le modalità di cui all'articolo 35, comma 4, del 
 
decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, e successive modificazioni, 
 
previa richiesta delle amministrazioni interessate, corredata da 
 
analitica dimostrazione delle cessazioni avvenute nell'anno precedente 
 
e delle conseguenti economie e dall'individuazione delle unità da 
 
assumere e dei correlati oneri, asseverate dai relativi organi di 
 
controllo.
 
 
11. I limiti di cui ai commi 3, 7 e 9 si applicano anche 
 
alle assunzioni del personale di cui all'articolo 3 del decreto 
 
legislativo 30 marzo 2001, n. 165, e successive modificazioni. Le 
 
limitazioni di cui ai commi 3, 7 e 9 non si applicano alle assunzioni 
 
di personale appartenente alle categorie protette e a quelle connesse 
 
con la professionalizzazione delle forze armate cui si applica la 
 
specifica disciplina di settore.
 
 
12. All'articolo 1, comma 103 della 
 
legge 30 dicembre 2004, n. 311, come modificato da ultimo dall'articolo 
 
3, comma 105 della legge 24 dicembre 2007, n. 244 le parole «A 
 
decorrere dall'anno 2011» sono sostituite dalle parole «A decorrere 
 
dall'anno 2013».
 
 
13. Le disposizioni di cui al comma 7 trovano 
 
applicazione, per il triennio 2009-2011 fermi restando i limiti di cui 
 
all'articolo 1, comma 105 della legge 30 dicembre 2004, n. 311, nei 
 
confronti del personale delle università. Nei limiti previsti dal 
 
presente comma e' compreso, per l'anno 2009, anche il personale oggetto 
 
di procedure di stabilizzazione in possesso degli specifici requisiti 
 
previsti dalla normativa vigente. Nei confronti delle università per 
 
l'anno 2012 si applica quanto disposto dal comma 9. Le limitazioni di 
 
cui al presente comma non si applicano alle assunzioni di personale 
 
appartenente alle categorie protette. In relazione a quanto previsto 
 
dal presente comma, l'autorizzazione legislativa di cui all'articolo 5, 
 
comma 1, lettera a) della legge 24 dicembre 1993, n. 537, concernente 
 
il fondo per il finanziamento ordinario delle università, e' ridotta di 
 
63,5 milioni di euro per l'anno 2009, di 190 milioni di euro per l'anno 
 
2010, di 316 milioni di euro per l'anno 2011, di 417 milioni di euro 
 
per l'anno 2012 e di 455 milioni di euro a decorrere dall'anno 2013.
 
 
 
14. Per il triennio 2010-2012 gli enti di ricerca possono procedere, 
 
previo effettivo svolgimento delle procedure di mobilità, ad assunzioni 
 
di personale a tempo indeterminato nei limiti di cui all'articolo 1, 
 
comma 643, della legge 27 dicembre 2006, n. 296. In ogni caso il numero 
 
delle unità di personale da assumere in ciascuno dei predetti anni non 
 
può eccedere le unità cessate nell'anno precedente.
 
 
 
[...]
 
 
Art. 69
 
 
 
Differimento di dodici mesi degli automatismi stipendiali
 
 
1. Con 
 
effetto dal 1° gennaio 2009, per le categorie di personale di cui 
 
 
all'articolo 3 del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, la 
 
maturazione dell'aumento biennale o della classe di stipendio, nei 
 
limiti del 2,5 per cento, previsti dai rispettivi ordinamenti e' 
 
differita, una tantum, per un periodo di dodici mesi, alla scadenza del 
 
quale e' attribuito il corrispondente valore economico maturato. Il 
 
periodo di dodici mesi di differimento e' utile anche ai fini della 
 
maturazione delle ulteriori successive classi di stipendio o degli 
 
ulteriori aumenti biennali.
 
 
2. Per il personale che, nel corso del 
 
periodo di differimento indicato al comma 1, effettua passaggi di 
 
qualifica comportanti valutazione economica di anzianità pregressa, 
 
alla scadenza di tale periodo e con la medesima decorrenza si procede a 
 
rideterminare il trattamento economico spettante nella nuova qualifica 
 
considerando a tal fine anche il valore economico della classe di 
 
stipendio o dell'aumento biennale maturato.
 
 
3. Per il personale che 
 
nel corso del periodo di differimento indicato al comma 1 cessa dal 
 
servizio con diritto a pensione, alla scadenza di tale periodo e con la 
 
medesima decorrenza si procede a rideterminare il trattamento di 
 
pensione, considerando a tal fine anche il valore economico della 
 
classe di stipendio o dell'aumento biennale maturato. Il corrispondente 
 
valore forma oggetto di contribuzione per i mesi di differimento.
 
 
4. 
 
Resta ferma la disciplina di cui all'articolo 11, commi 10 e 12, del 
 
decreto legislativo 5 aprile 2006, n. 160, come sostituito 
 
dall'articolo 2, comma 2, della legge 30 luglio 2007, n. 111.
 
 
5. In 
 
relazione ai risparmi lordi relativi al sistema universitario, valutati 
 
in 13,5 milioni di euro per l'anno 2009, in 27 milioni di euro per 
 
l'anno 2010 e in 13,5 milioni di euro per l'anno 2011, il Ministero 
 
dell'istruzione, dell'università e della ricerca, tenuto conto 
 
dell'articolazione del sistema universitario e della distribuzione del 
 
personale interessato, definisce, d'intesa con il Ministero 
 
dell'economia e delle finanze, le modalità di versamento, da parte 
 
delle singole università, delle relative risorse con imputazione al 
 
capo X, capitolo 2368, dello stato di previsione delle entrate del 
 
Bilancio dello Stato, assicurando le necessarie attività di 
 
monitoraggio.
 
 
6. Ai maggiori oneri derivanti dall'attuazione del comma 
 
1, si provvede, quanto a 11 milioni di euro per l'anno 2009 mediante 
 
corrispondente riduzione dell'autorizzazione di spesa di cui 
 
all'articolo 5, comma 4 del decreto-legge 27 maggio 2008, n. 93, 
 
convertito, con modificazioni, dalla legge 24 luglio 2008, n. 126, e, 
 
quanto a 120 milioni di euro a decorrere dall'anno 2010, mediante 
 
riduzione lineare dello 0,83 per cento degli stanziamenti di parte 
 
corrente relativi alle autorizzazioni di spesa come determinate dalla 
 
tabella C allegata alla legge 24 dicembre 2007, n. 244. _________________ chiedere è lecito, rispondere è cortesia | 
			 
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		admin Site Admin
  
  
  Registrato: 09/02/03 19:04 Messaggi: 3689 Residenza: Porto Ercole - 15-08-65
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				 Inviato: Lun Ott 27, 2008 2:53 am    Oggetto:  | 
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				Sono 12 schermate Caio, non hai commesso ne scritto nulla di male anzi un bravo per il puntiglio e la chiarezza e non mi sono messo a leggere tutto ma se hai necessità di pubblicare qualcosa di molto lungo si possono trovare soluzioni diverse esempio creare una pagina web (basta chiedere)  oppure un pdf da linkare..
 
 
Però un dubbio mi viene, purtroppo ho il pallino della matematica e ti sarei grato se mi dassi un chiarimento, senza per questo scendere nel merito della legge che al momento non conosco bene.
 
 
Il tuo post sulla legge e di circa 12 schermate compresi i tuoi commenti la legge in questione a quel link è di circa 100 schermate A4 quindi oltre le 110 se le riportassimo qui in un topic..senza contare che in fondo c'è un allegato di altre 237 pagine
 
 
Cosa hai commentato? il 9/10% della legge o solo quello che per te non va bene? e il resto??? che dice????? _________________ Admin
 
CREDENDO VIDES | 
			 
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		ARIEL GoodWriter
  
  
  Registrato: 27/06/07 18:13 Messaggi: 513 Residenza: DI LA' DALLE GROTTE
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				 Inviato: Lun Ott 27, 2008 8:41 am    Oggetto:  | 
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				 	  | mediocazurro ha scritto: | 	 		  Per quello che ho capito la protesta non é per il voto in condotta o il maestro unico, perché sennó  non si spiegherebbe la protesta degli universitari. 
 
 
Credo che la protesta abbia radici piú profonde e credo che principalmente sia dovuta alla possibilitá di trasformare le universitá pubbliche in fondazioni.
 
. | 	  
 
Tutto vero...!! Pensavo di intavolare l'argomento  "all'acqua di rose", ma va' benissimo....!! 
 
L'informazione non è mai troppa.....!!
 
Io comunque sono favorevole al maestro unico.........Credo sia meglio per il bambino, soprattutto nei primi anni di scuola elementare.
 
Il rapporto con l'insegnante è importantissimo e in lei deve trovare  un punto di riferimento. Colei che lo conosce e che lo sappia anche capire    _________________ Bada di non perdere la sostanza quando cerchi di afferrare l'ombra.  (Esopo) | 
			 
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		aivlis GoodWriter
  
 
  Registrato: 29/03/07 11:09 Messaggi: 866 Residenza: Porto Ercole forever
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				 Inviato: Lun Ott 27, 2008 10:08 am    Oggetto:  | 
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				Sono fregata dal non anonimato e mi tocca MOZZICARMI la lingua.
 
Ma ............7 maestre per classe!!!!!!!! | 
			 
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		cangrande NormalWriter
  
  
  Registrato: 21/03/08 11:57 Messaggi: 164
 
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				 Inviato: Lun Ott 27, 2008 2:07 pm    Oggetto:  | 
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				Ma cosa vuole chi manifesta?
 
Gli universitari stanno manifestando a favore di questo sistema?
 
Tutti quelli che sono in piazza in queste ore stanno cercando di difendere la scuola italiana?
 
Per favore Medio e Caio se volete rispondere a queste mie domande perchè siamo in tanti a non capire cosa c'è da difendere?
 
 
Per Admin, credo che qui siamo in OT _________________ prima di parlare assicurati che quello che starai per dire sia più interessante del silenzio che interromperai | 
			 
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		Caio BestWriter
  
  
  Registrato: 05/08/07 13:46 Messaggi: 1889 Residenza: Porto Ercole
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				 Inviato: Lun Ott 27, 2008 2:09 pm    Oggetto:  | 
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				 	  | admin ha scritto: | 	 		  ...
 
...
 
Cosa hai commentato? il 9/10% della legge o solo quello che per te non va bene? e il resto??? che dice????? | 	  
 
 
Per la legge completa ho riportato il link dove poterla leggerla.
 
Ho solo commentato le parti che più ritenevo "interessanti".
 
 
X admin:
 
Ora sto per partire, torno tra una settimana, se è troppo lungo l'intervento puoi fare tu un collegamento esterno, per me non ci sono problemi. _________________ chiedere è lecito, rispondere è cortesia | 
			 
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		mediocazurro BestWriter
  
  
  Registrato: 18/01/07 01:42 Messaggi: 1310
 
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				 Inviato: Lun Ott 27, 2008 3:27 pm    Oggetto:  | 
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				 	  | cangrande ha scritto: | 	 		  Ma cosa vuole chi manifesta?
 
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Non sono uno studente, ne vivo in Italia, per cui non sono molto informato sulle ragioni della protesta. 
 
 
Cercando nel web avevo trovato quell'articolo che ho postato e li si faceva chiaro riferimento a un fatto,  la possibilitá di transformare le Universitá Publiche in Fondazioni.
 
 
Personalmente non credo che gli studenti siano contenti dello status quo, ma se la riforma é peggiorativa, forse pensano che meglio restare nella padelle che cadere sulla brace. _________________ La bella che è addormentata,
 
lalalà, lalalà, lalalà
 
ha un nome che fa paura
 
libertà libertà libertà
 
 
Riappropriamoci delle parole che vogliono rubarci. | 
			 
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		admin Site Admin
  
  
  Registrato: 09/02/03 19:04 Messaggi: 3689 Residenza: Porto Ercole - 15-08-65
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				 Inviato: Lun Ott 27, 2008 3:28 pm    Oggetto:  | 
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				 	  | cangrande ha scritto: | 	 		  | ....Per Admin, credo che qui siamo in OT | 	  
 
 
Speriamo di no se questo serve a scoprire sul perché i studenti sono in piazza.. io non lo so me lo spiegassero loro.
 
Io non mi sognerei mai di occupare uno stabile che non è di mia proprietà e quindi infrangere la legge per una cosa che conosco solo a metà forse anche meno.
 
Se sono andati in piazza a protestare voglio pensare che abbiano letto tutta la legge.
 
Mi sono fatto un giro i rete e scopro articoli su tipo "i prof sobillano gli studenti"  gli studenti intervistati non sanno perché protestano  ecc ecc 
 
 
Non è che la sinistra come al solito.. (sono stato studente anche io) sta cercando di strumentalizzare questi ragazzi per destabilizzare in piazza ciò che non riescono a destabilizzare al governo????
 
 
Alcuni link
 
http://unisanniogiuris.wordpress.com/2008/10/18/riforma-della-scuola-il-decreto-gelmini-i-punti-salienti/
 
 
estratto:
 
L’obiezione che lo scopo del decreto sia “uccidere la scuola”, “togliere il tempo pieno” o “licenziare i maestri” è assai povera. In realtà le famiglie potranno scegliere liberamente se lasciare i figli a scuola 24 o 27 o anche 40 ore alla settimana. Perché opporsi alla libertà di scelta? E’ davvero necessario che tutti siano obbligati per legge ad inviare i figli a farsi indottrinare anche di pomeriggio, anche quando le scuole sono dominate da ideologie “progressiste” che nei fatti fanno progredire solo l’ignoranza?
 
 
Ricapitolando, questa “riforma” si articola in sette punti fondamentali: la reintroduzione del maestro unico alle scuole primarie (scuole elementari), la reintroduzione dei voti (numerici) al posto dei giudizi, l’introduzione di classi di inserimento per i bambini che non parlano l’italiano, l’introduzione dell’educazione civica, il ritorno del voto in condotta, le restrinzioni alle case editrici per contenere i costi dei libri e la razionalizzazione della laurea in scienze della formazione e delle scuole d’accesso alle specializzazioni mediche.
 
 
Perchè postare il testo di questo decreto legge. Il motivo che mi ha spinto a farlo è molto semplice, perchè chi oggi trae beneficio dall’inadeguatezza della scuola italiana sta strumentalizzando questo decreto legge, perchè i ragazzi sono molto influenzabili e molto, troppo, spesso prendono decisioni affrettate senza prima documentarsi e perchè è giusto informarsi su cosa diventerà la scuola italiana. La mia speranza è che, indipendetemente da questo articolo, le scene viste finora di professori che sobillano gli studenti non si vedano più, poichè questo è contro ogni logica e contro ogni morale. _________________ Admin
 
CREDENDO VIDES | 
			 
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		cangrande NormalWriter
  
  
  Registrato: 21/03/08 11:57 Messaggi: 164
 
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				 Inviato: Lun Ott 27, 2008 5:01 pm    Oggetto:  | 
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				Chi sta protestando vuole far si che non cambi il sistema scolastico italiano.
 
Tutte le classifiche mondiali sulla scuola ci mettono nelle ultime posizioni dei paesi sviluppati.
 
Se consideriamo quello che ci costa (ai contribuenti), il sistema scolastico per come funziona non andrebbe riformato ma reinventato.
 
Se poi si passa a parlare di come stanno protestando questo mi fa inc..z.re ancora di più.
 
Ormai chi protesta in Italia è legittimato a togliere le libertà altrui, e se qualcuno prova a chiedere l'intervento delle forze dell'ordine è accusato di vietare le manifestazioni. La legge da il diritto di manifestare ma da anche il diritto di intervenire se vengono tolte le libertà altrui.
 
Quindi tutti quelli che stanno bloccando il regolare svolgimento delle lezioni devono essere perseguiti.
 
Il 30 ottobre verrà fatto uno sciopero generale della scuola e già da adesso possiamo affermare che sarà un successo,tutti avranno aderito e tutte le scuole resteranno chiuse. però nessuno ci dice il perchè in questo settore gli scioperi riescono sempre al 100%.
 
Il motivo è che i docenti e personale della scuola non devono comunicare chi aderisce allo sciopero,quindi i responsabili mandano a dire ai genitori che non può garantire la sicurezza.
 
Così non mandando i figli a scuola per quel giorno la scuola rimane chiusa.
 
Per adesso mi fermo perchè ci sarebbere da scrivere un libro tipo la casta o la deriva, _________________ prima di parlare assicurati che quello che starai per dire sia più interessante del silenzio che interromperai | 
			 
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		Kikka BestWriter
  
  
  Registrato: 06/06/06 16:02 Messaggi: 1408 Residenza: porto ercole
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				 Inviato: Lun Ott 27, 2008 5:06 pm    Oggetto:  | 
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				Finalmente!!! Ve l'ho detto nel post "privatizzare la sanità" quando nessun giornale ne parlava ancora.. quindi vi spiego la situazione perchè la sto vivendo ogni giorno da più di un mese ormai.
 
 
Tanto per cominciare la GELMINI non c'entra niente con questa storia, e seconda cosa fondamentale L'Università va riformata urgentemente.
 
 
Si protesta contro il decreto legge 133 di Tremonti, quindi non c'è nessuna riforma in corso.Il decreto che è stato inserito in Finanziaria ad agosto è stato discusso e votato in 6 minuti sia da destra che da sinistra.
 
Si prevede:
 
1-taglio totale di 8 miliardi di euro alla ricerca e all'università
 
2-turnover al 20% cioè si assume una persona ogni 5 che vanno in pensione!
 
3-Si prevede di cedere l'ateneo a fondazioni private.
 
 
Quindi mandano in rovina le università, molte delle quali hanno già i conti in rosso, quindi automaticamente già dal 2009/2010 queste diventeranno università private, quindi con rette da 8000 euro almeno.Quindi io sarò tra le persone che dovranno ritirarsi dagli studi!!!!   
 
Senza contare che molte facoltà moriranno poichè quale azienda dovrebbe comprarsi Storia o Scienze delle comunicazioni???E quante aziende per quanti atenei???
 
 
 
 
Ora invece voglio parlarvi delle assemblee (non manifestazioni): A Pisa sono organizzate e convocate TUTTE da rettore e docenti cioè gli unici che nulla hanno da perdere dalla riforma.Subito dietro ricercatori , studenti e personale tecnico/amministrativo che invece sono i diretti interessati.Le assemblee si svolgono in grandi spazi aperti poichè siamo 60000 studenti e la partecipazione è ALTISSIMA.
 
Ma non è alta perchè siamo contro il governo, o siamo giovani ribelli, ma perchè i nostri professori ci hanno spiegato la situazione, i ricercatori per protesta hanno smesso di fare tutti i lavori GRATIS che fanno anche da 20 anni.é stata sospesala didattica per permettere di decidere come procedere nelle proteste.Insomma ci siamo visti rovinati in un istante.
 
 
Poi si sono organizzati cortei..e nel frattempo anche occupazioni:
 
le occupazioni sono in alcune facoltà, nelle aule studio, quindi nessuna lezione è sospesa, e nessuno studente è privato del proprio diritto allo studio. L'occupazione è in aule e in poli didattici non destinati allo svolgimento delle lezioni. Addirittura il rettore ha permesso di occupare la sala stampa del rettorato, come luogo di confronto per elaborare proposte alternative.Poichè le proteste in corso NON SONO solo proteste ma sono anche proposte.
 
 
Ora vi prego di pensare a ciò che significa questo per il futuro dei vostri figli.E non è una questione politica, è solo una questione etica. _________________ UN POPOLO IGNORANTE SI GOVERNA MEGLIO | 
			 
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		franco GoodWriter
  
  
  Registrato: 15/10/07 16:14 Messaggi: 694 Residenza: porto ercole
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				 Inviato: Lun Ott 27, 2008 5:25 pm    Oggetto: Kikka | 
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				Leggendo quel decreto è chiaro che non trattasi di riforma ma di volgari tagli di spesa, senza se e senza ma.
 
La Gelmini ci ha messo la faccia, quello che parla forbito    le forbici.
 
Di fatto contano, come al solito, sul menefreghismo di chi non è interessato o pensa di non esserlo finchè non ci batte di muso.
 
Ovvero sullo slogan del " fare".
 
Sanno che per la maggior parte della gente "conta" la forma e che alla sostanza non ci guarda.
 
Loro fanno...il gregge ( con rispetto ovviamente ) approva sena sapere cosa.
 
Pure questa è psicologia o arte del saper vendere . | 
			 
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		cangrande NormalWriter
  
  
  Registrato: 21/03/08 11:57 Messaggi: 164
 
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				 Inviato: Lun Ott 27, 2008 5:33 pm    Oggetto:  | 
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				Vedi Kikka la mucca non può essere più spremuta.
 
Ogni anno lo stato (i contribuenti) spende 42 miliardi di euro per la scuola,il 97% se ne va in spese per il personale (insegnanti,bidelli,amministrativi,dirigenti).
 
Per il funzionamento della scuola rimangono circa 580 milioni di euro l'anno.
 
Abbiamo 776.000 insegnanti tra titolari e non, 1 ogni 11 alunni in Inghilterra sono 1 su 20,in Francia 1 su 20, in Germania 1 su 18.
 
Ci sono 167.000 bidelli,circa 16 per ogni scuola.
 
Ci sono 94 università, 320 sedi distaccate.
 
Dal 1999 al 2006 sono fatti concorsi per 13232 posti da professore universitario associato o ordinario, stranamente ne sono stati presi 26004.
 
Questo succede perchè dal 98 è stata fatta una legge che permette alle università di bandire e gestire concorsi autonomamente.Alcuni atenei sono diventati fabbriche di idoneità.
 
Perchè in Italia abbiamo 5500 corsi di laurea quasi il doppio della media europea?
 
Da questi numeri si capisce perchè tutta la piramide del personale universitario e scolastico in generale difende il suo stato e fa di tutto perchè ci sia persone che gli vadano dietro.
 
Ci sono università in bancarotta,ma nessuno che va a chiedere ai responsabili di giustificare il buco nonostante tutti i soldi arrivati in questi anni.
 
E non raccontate che si vuole privatizzare la scuola, bisogna salvarla e farla gestire sia in classe che fuori da persone preparate e competenti e non dal sindacato e dalla politica.
 
Spero che tutti questi tagli vengano fatti in tutto il settore pubblico perchè soldi non ce ne sono più da togliere agli italiani. _________________ prima di parlare assicurati che quello che starai per dire sia più interessante del silenzio che interromperai | 
			 
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		cangrande NormalWriter
  
  
  Registrato: 21/03/08 11:57 Messaggi: 164
 
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				 Inviato: Lun Ott 27, 2008 5:42 pm    Oggetto: Re: Kikka | 
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				 	  | franco ha scritto: | 	 		  Leggendo quel decreto è chiaro che non trattasi di riforma ma di volgari tagli di spesa, senza se e senza ma.
 
La Gelmini ci ha messo la faccia, quello che parla forbito    le forbici.
 
Di fatto contano, come al solito, sul menefreghismo di chi non è interessato o pensa di non esserlo finchè non ci batte di muso.
 
Ovvero sullo slogan del " fare".
 
Sanno che per la maggior parte della gente "conta" la forma e che alla sostanza non ci guarda.
 
Loro fanno...il gregge ( con rispetto ovviamente ) approva sena sapere cosa.
 
Pure questa è psicologia o arte del saper vendere . | 	  
 
Come già scritto se vediamo quanto stiamo spendendo per la scuola e quello che produciamo in termini di qualità (questo lo dice l'ocse da repubblica http://www.repubblica.it/2006/03/sezioni/scuola_e_universita/servizi/scuolastatistiche/rapporto-ocse/rapporto-ocse.html))
 
rispetto al resto dell'europa,ben vengano i tagli.
 
Questi tagli devono continuare in tutti i settori dello stato che sprecano e non producono. _________________ prima di parlare assicurati che quello che starai per dire sia più interessante del silenzio che interromperai | 
			 
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		Kikka BestWriter
  
  
  Registrato: 06/06/06 16:02 Messaggi: 1408 Residenza: porto ercole
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				 Inviato: Lun Ott 27, 2008 6:04 pm    Oggetto:  | 
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				allora tanto per cominciare caro cangrande, rileggi quello che ho scritto perchè te non hai davvero aggiunto niente di nuovo al mio post. SEI MAI ENTRATO IN UN ATENEO??non capisco quel primo dato che dai perchè non ti piace.Il 97% per la scuola mi sembra un dato esatto visto che oltre al personale serve l'edificio, banchi sedie lavagne e gessi, ed il 3% di 42 miliardi mi sembra approssimativamente equilibrato.
 
La prima cosa che ti ho detto è che l'università và riformata.
 
Poi questo è quello che ho scritto 20 giorni fa:
 
 	  | Kikka ha scritto: | 	 		  Uso questo topic per non aprirne un altro, poichè l'argomento è lo stesso ma la vittima stavolta è l'Università.
 
Dall'inizio dell'anno accademico ci sono state diversi scioperi e domani ci saranno assemblee straordinarie di docenti, ricercatori e alunni con sospensione della didattica per tutto il giorno. I professori iniziano le loro lezioni spiegandoci cosa sta succedendo, visto che il clima che si respira è decisamente teso.
 
 
Si protesta contro il decreto Tremonti che prevede:
 
1- Tagli stavolta drastici all'Università e alla ricerca
 
2-l'assunsione di un docente/ricercatore ogni 5 pensionamenti
 
3-affidamento degli atenei ad aziende private
 
 
questo significa che l'università non ce la farà ad autosostenersi come prevede l'autonomia scolastica (inserita dalla Moratti nel 2003), quindi dopo aver ridotto il numero di docenti, quindi di corsi di laurea e dopo aver inserito il numero chiuso in ogni facoltà, saranno costrette ad affidarsi(vendersi) a Fondazioni Private (Aziende)!!!!
 
Non ci saranno più alloggi studenteschi, riduzioni di tasse o agevolazioni ed anzichè pagare 2000 euro di tasse all'anno le rette saliranno a prezzi altissimi, come in tutte le università private.
 
 
C'è da precisare che l'UNIVERSITA' è nata in Italia nel 1088, e gli atenei Italiani sono i migliori del mondo, grazie all'eccellenza dei docenti.
 
Purtroppo già dalla riforma Moratti (2003) il prestigio è drasticamente calato anche grazie all'introduzione di centinaia di corsi di laurea assurdi tipo: Scienze dell'Allevamento, Igiene e Benessere del Cane e del Gatto!!
 
 
 
Volevo rendervi partecipi visto che nessun mezzo di informazione ne ha ancora parlato,dato che un giorno all'università ci andranno anche i vostri figli. | 	  
 
 
 
ora i tagli non risolvono i problemi che sia io che te abbiamo citato. Ci sono centinaia di università inutili , per non parlare di quelle telamatiche, che sono un prodotto del secondo governo Berlusca ( riforma moratti), già questo fa capire molto.
 
Tutti i dati che hai riportato si possono fare in ogni campo sociale in Italia.In Italia si campa rubando soldi. Dalle ferrovie dello stato, ad Alitalia fino alle autostrade e alla sanità. Il problema che la scuola è il futuro di un Paese, e noi eravamo la miglior scuola del mondo fino a venti anni fa!!Specie se si parla di università.
 
 
Allora hai parlato anche di contribuenti ,Bravo!! I contribuenti pagano!! Ma quanti CONTRIBUISCONO IN ITALIA???ci vuole davvero tanto a far contribuire soprattutto chi intasca assai?? tanti discorsi purtroppo andrebbero fatti, e ti invito a pensare alla questione disinformazione, di ogni tipo e di ogni colore. 
 
 
I tagli non migliorano niente! Mai ! in nessun modo.Le riforme serie si, ma ripeto, serie. _________________ UN POPOLO IGNORANTE SI GOVERNA MEGLIO | 
			 
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		franco GoodWriter
  
  
  Registrato: 15/10/07 16:14 Messaggi: 694 Residenza: porto ercole
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				 Inviato: Lun Ott 27, 2008 6:06 pm    Oggetto: Re: Kikka | 
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				rispetto al resto dell'europa,ben vengano i tagli.
 
Questi tagli devono continuare in tutti i settori dello stato che sprecano e non producono.[/quote]
 
 
Allora mettiamola così: premesso che nella sostanza sono d'accordo con te, non pensi che prima di tagliare l'istruzione pubblica ( e te lo dice uno che ha la figlia in una università privata) chi di dovere non avrebbe dovuto farsi una "lista" dei tagli da fare.
 
Che sarebbe lunghissima, lo so anche io, ma che persone veramente "illuminate" come quelle che eleggete, facendosi un bell'esame di coscienza, avrebbero dovuto iniziare proprio da quella "casta" di cui fanno parte e che gode di privilegi che non hanno uguali nel mondo.
 
Ovvero, ammesso a che a un certo punto, in quella lungaaaaaaaaaaaaaaaaa lista avesse trovato posto la pubblica istruzione;
 
non era il caso che su un tema così sensibile, prima di " decidere" si sentisse almeno il parere di chi la vive?
 
Per poi decidere come ritenuto opportuno ovviamente.
 
Ma ti rendi conto? La Gelmini che decide il futuro dei vostri figli.
 
Meglio di Cimoli all'Alitalia, ovvero povera Italiaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa
 
A proposito, con quei sei milioni che, come da contratto ha avuto per mandare all'aria    Alitalia, si poteva fà qualcosa per la scuola?
 
S.U.S.I. DICO IO. | 
			 
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		cangrande NormalWriter
  
  
  Registrato: 21/03/08 11:57 Messaggi: 164
 
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				 Inviato: Lun Ott 27, 2008 6:34 pm    Oggetto:  | 
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				Sono contento che la Gelmini ed i suoi colleghi come Brunetta decidono il futuro dell'italia abbattendo gli sprechi e le regalie in tutti i settori perchè la lista è stata fatta messa nel programma che la maggior parte degli italiani hanno votato.
 
Aspetto anche i tagli ai loro privilegi,prima o poi ci sarà un politico che lo farà.
 
Intanto mi accontento dei tagli ad altri privilegi purchè si incominci a risparmiare in uno stato che fa solo debiti e non da servizi in rapporto a quello che paghiamo di tasse.
 
Per Alitalia chiedi a Prodi non a me che lui ne  sa molto di più.
 
Il decreto Gelmini per adesso esiste solo per le scuole primarie e prevede 
 
la reintroduzione del maestro unico , la reintroduzione dei voti (numerici) al posto dei giudizi, l’introduzione di classi di inserimento per i bambini che non parlano l’italiano, l’introduzione dell’educazione civica, il ritorno del voto in condotta, le restrinzioni alle case editrici per contenere i costi dei libri e questo secondo me è un buon inizio. Per l'università aspettiamo il decreto e poi si potrà discutere meglio. _________________ prima di parlare assicurati che quello che starai per dire sia più interessante del silenzio che interromperai | 
			 
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		CYRANO NormalWriter
  
  
  Registrato: 18/04/07 17:39 Messaggi: 209
 
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				 Inviato: Lun Ott 27, 2008 7:16 pm    Oggetto:  | 
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				a me sembra cose se avessero fatto un decreto per regolamentare le metropolitane e fanno sciopero i controllori di volo. _________________ io sono solo un povero cadetto di Guascogna però non la sopporto la gente che non sogna. | 
			 
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		Kikka BestWriter
  
  
  Registrato: 06/06/06 16:02 Messaggi: 1408 Residenza: porto ercole
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				 Inviato: Lun Ott 27, 2008 7:21 pm    Oggetto:  | 
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				...e anche alle scuole elementari e medie tanti tagli.
 
Vi voglio vedè quando chiuderanno le scuole a Porto Ercole e dovrete portà i figli a scuola a orbetello e santo stefano. _________________ UN POPOLO IGNORANTE SI GOVERNA MEGLIO | 
			 
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