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Creato domenica 20 maggio 2001 18.24



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Un isola di nome "Barr Musa kebir"

Un battellino di salvataggio di due metri, due remi, una branda strappata come vela, una bussola, una carta nautica, poca acqua, qualche galletta e un coraggio da leoni era tutto quello che avevano per poter affrontare un viaggio giustamente passato alla storia.
A questo punto del racconto la voce di Paolo cambia tono, si fa più seria, più tesa, per un momento riprova le stesse emozioni forse, ma anche le stesse sofferenze di chi con un mezzo di fortuna vuole raggiungere una distanza di circa 150 miglia (circa 280 Km), in un mare infestato dai più feroci squali del mondo e dagli incrociatori inglesi, una follia insomma, ma l'unica via d'uscita per la salvezza per se e per quei malcapitati su un cumulo di sabbia in mezzo al Mar Rosso.
Avvezzo al mare e alle fatiche, una vita da pescatore, non poteva che essere uno dei tre, un carattere ottimista, una corporatura che oggi si direbbe da palestrato, ma fornito di muscoli veri che servirono tutti fino all'impossibile per la riuscita dell'impresa.
Sandroni riceve le ultime istruzioni dal Comandante e alle 21.30 della sera del
15 Giugno lasciano l'isolotto di Barr Musa kebir per raggiungere la costa nazionale, l'Eritrea e dare l'allarme.
Ancora una volta si ferma nel racconto e ricorda in particolare le facce dei suoi compagni sulla riva e gli auguri del comandante mentre in silenzio il battellino si allontana, rotta verso sud-est, un brezza leggera gli aiuta un po' come ad auspicare la buona riuscita a rifornire il terzetto di un po' di ottimismo. Un piccolo scatto di rabbia di Paolo segue questo pensiero, che non capisco, ma sto zitto, e come tutti gli altri in quella stanza attendiamo in religioso silenzio il seguito, capirò più tardi.
Alle 2 del mattino del
16 la brezza sparisce e si fa calma piatta, la navigazione procede sempre a remi e verso le 10.15, Sandroni avvista un isolotto chiamato Tella Tella Seghir, si fa una correzione di rotta e  si dirige il battello verso Ras Asis, il sole infuocato malmena senza tregua i tre vogatori, intanto come previsto si cominciano già a vedere a pelo d'acqua pinne minacciose. Cautela, vogare e qualche frase per rompere il silenzio, alla via cosi....

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