...Non mi ricordo nemmeno
più se era un pomeriggio d'estate
o di inverno, fui accompagnato
alla sua casa da suo nipote
Lorenzo, il quale mi riassicurò che per quante volte l'avesse
raccontata, non avrebbe avuto che piacere a raccontarla ancora,
mi ero armato di registratore e taccuino per appunti, ma
evidentemente non sarei mai stato un buon giornalista, dopo i primi
20 minuti mi ero talmente immerso nel racconto, che per niente
al mondo avrei permesso a qualsiasi cosa di distrarre la mia
attenzione.
Il Macallè era un sommergibile di 615 tonnellate di stazza (scheda), varato
nel
37' e di stanza a Massaua, nel Mar Rosso, in Eritrea, al tempo, territorio
nazionale. Sin dall'inizio delle ostilità il suo scopo era di portarsi
davanti a Port Sudan e mettersi in agguato del nemico.
Tra Massaua e Port Sudan c'erano circa 55 ore di Navigazione, una rotta
abbastanza tranquilla eccetto che nell'ultima parte di essa, un tratto di mare
disseminato di scogli, secche e piccoli isolotti, che bisognava aggirare con
cautela prima di arrivare a destinazione.
L'Italia è appena entrata in guerra e il Macallè riceve l'ordine di scovare in
quella zona incrociatori inglesi.
Ecco una foto del Macallè in Italia.
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